Un vicolo di Pozzuoli

Benvenuti nel mio vicolo.  Camminate sciolti,  senza paura, però andate comunque adagio perché a far la guardia ai basoli c’è Kirù, un cane meticcio dal pelo bianco che ha nel dna l’istinto raduna-pecore di un pastore maremmano.

Kirù sarebbe ‘mio’, ma in realtà è di nessuno. La sua casa è il vicolo, quando non piove. Non ha padroni,  quando non ha problemi da risolvere. Per la fame, la sete, le medicine, le cure, il lavaggio, ci sono io; per i giochi i bambini del vicolo; per le passeggiate, gli adulti di famiglia, gli abitanti e gli artigiani del Largo.

Se siete estranei di passaggio, lui vi seguirà mentre transitate e, se pensa che possiate nuocere alla gente di Largo del Rosso, prima che siate usciti dal vicolo vi avrà di certo ‘mozzicato’.

La parte del ‘nemico’ che preferisce mordere è la natica. Quando si impunta, non ci sono santi: non vi farà passare. Ma se si sente chiamare: “Kirù …”, capisce subito che siete amici e scodinzokirùla.

Kirù

4 pensieri su “Un vicolo di Pozzuoli

  1. Certo che lo ricordo ci sono cresciuta con il mio kiru ..mio come di tutti dietro il rosso.ma c è da dire che era legatissimo a mio padre pollice procolo, a mio zio antonio e al piccolo luigi causa.io ricirdo poco perche ero piccola ma ho tantissime foto con lui finché poi non ci ha lasciato. Un grande cane♡♡♡♡♡

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