Nel trentennale del 4 ottobre 1983, data in cui vi fu la scossa che provocò l’evacuazione dell’intero centro storico di Pozzuoli e lo spostamento a Monterusciello di gran parte della popolazione che vi risiedeva, a cura dell’Associazione “Terra Meridiana”, esce il libro intitolato “Terre & Moti del cuore” (Il racconto del ricordo) ed. Valtrend

Il libro di racconti e testi poetici scaturiti da interviste concesse a scrittrici e scrittori flegrei da trentadue testimoni, puteolani e non, dei due Bradisismi che interessarono la città nel 1970 e nel 1983.
Questi testimoni, a distanza di trent’anni dall’ultima crisi bradisismica, culminata con la scossa del 4 ottobre 1983 – a seguito della quale tutta la zona costiera della città vecchia (la Pozzuoli bassa, abitata essenzialmente da pescatori, proletari, artigiani e piccoli commercianti) fu sgomberata – rivivono e raccontano i momenti più drammatici di due esodi che da molti abitanti del Rione Terra (marzo 1970), e del resto del centro storico tredici anni dopo, fu vissuto come una vera e propria deportazione.
Gli oltre 3.000 sgomberati dal Rione Terra nel marzo del 1970 furono trasferiti, dopo alcuni anni trascorsi da ‘terremotati’ nei vari Comuni dell’hinterland napoletano e casertano, in Contrada Toiano, ex zona agricola in cui fu costruito un mega-quartiere dormitorio destinato ad accoglierli.
Gli oltre 30.000 sgomberati della ‘zona A’ – la fascia costiera occupata dalla città bassa, che dagli esperti fu ritenuta quella a massimo rischio sismico nel 1983 – anch’essi dispersi tra campeggi, case di villeggiatura della fascia domizia, alberghi e baraccopoli di case-container, furono invece trasferiti dopo alcuni anni a Monterusciello, altra zona agricola collinare del territorio puteolano coltivata soprattutto a frutteto.
