Notte di San Giovanni

Era la notte di San Giovanni
– si dice che accadano prodigi
quella notte – e tu dormivi
perso nei tuoi sogni.

Ti vedo rannicchiato nel tuo letto
– minuscolo involucro di ossa e sangue –
il bianco scorza d’aglio dei capelli
sul bianco del cuscino. Dormivi.

Racchiuso nella tua fragile pelle
come un vecchio feto stanco.
[ Caparagliéllo … Scarrupiéllo…
‘U pate móije … Papà … ]

Era la notte di San Giovanni
– una notte d’inizio estate – e tu morivi.

11. Zi’ Nannina e i fascisti

Di zi’ Nannina esisteva un ritratto tra quelli delle buonanime sul comò della nonna. Una copia dello stesso ritratto era sul comò di zi’ Filumena accanto a quello della buonanima di zi’ Mamèla, e un’ altra era sul comodino accanto al letto di Luisa, la madre di Maruzzella.
Zi’ Nannina in quel ritratto stava in piedi accanto ad una bella pianta poggiata su una bassa colonna di legno. Era vestita di nero e aveva i capelli scuri raccolti dietro la nuca. Nella foto sorrideva, però a bocca chiusa, e a Maruzzella pareva che avesse lo sguardo assai triste. Continua a leggere

2. Zi’ Assunta ‘a Turdéja

Due Sarachelle, zi'Assunta e zi' Filumena, con gruppo di pronipoti, ragazzi e bambini del vicolo
Zi’Assunta (delle due vecchie Sarachelle, quella a destra) e zi’ Filumena, con gruppo di pronipoti, ragazzi e bambini del vicolo. La ragazzina coi capelli lunghi seduta accanto a zi’ Filumena sono io, la Maruzzella già cresciuta del cunto.
Zia Assunta, la sorella sorda della nonna, le aveva raccontato invece tutta un’altra storia a proposito del soprannome di famiglia.
-Zi’ Assu’, pecché ve chiammeno Sarachèlla?- le aveva urlato Maruzzella, parandosi davanti alla prozia sdentata e sillabando lentamente ogni parola, affinché quella potesse leggerle sulle labbra.
Maruzzella sapeva che zia Assunta non era nata sorda e che lo era diventata con la vecchiaia; ignorava però che, dopo molti anni, aveva preso a parlare come i sordi che sono nati così, e soffiano la voce dalla gola. Quel parlare di gola, a lei sembrava espressione di un grande talento naturale, tanto che spesso si provava ad imitarla. Continua a leggere