(Qualunque persona normale si terrebbe fuori da un gioco come questo. Ma tu non lo sei. Perciò, fa’ esattamente quel che devi.)
-Qualunque gioco curioso mi attira come il miele fa con l’orso. Questo, poi! Parlare di una “passione”. Non una qualunque: la mia. E farlo aggiudicandosi una delle ventisei lettere dell’alfabeto, con una corsa da insonni maniaci del web…”
(Innanzi tutto, lascia che il tempo passi, che tutti si aggiudichino le migliori. Arriva appena un attimo dopo quello giusto: quel tanto in ritardo da vederti soffiare di mano l’intero alfabeto. Poi disperati con garbo, tanto per far credere di averci provato.)
-Sono arrivato buon ultimo per caso. E ho beccato l’ultima rimasta. La Q, ovviamente, mica una lettera qualsiasi!
(Per rendere il rammarico più credibile, chiedi se è ancora libera la Q, la più dura. Dichiara che potresti scrivere di quisquilie, oppure di una “qualunque” passione. Se l’avesse già presa Carlo, contattalo e chiedigli di dividerla a metà.)
-Poco dopo mi contatta Mariella, chiedendomi di scrivere qualcosa a quattro mani. Qualcosa avevo già iniziato a scrivere, ma…la sua proposta mi è piaciuta subito.
(Fa’ in modo che ti dica di sì, che faccia il gentiluomo. Che non sospetti neanche per un momento che la Q, per te, è solo un pretesto per…)
-In ogni caso, il pezzo già abbozzato superava abbondantemente i 2000 caratteri, era oltre il limite del gioco. Perciò, tanto valeva accettare la proposta. Qualunque argomento, Qui, Quo, Qua – Quaquaraqua – Quisquilie….tutto avrei digerito pure di scrivere qualcosa di originale: e con Mariella, sapevo che avrei potuto!
(L’hai convinto. E adesso ti tocca darti da fare, a quattro mani per giunta! Con tutte le faccende importanti che hai da sbrigare, questa era l’ultima delle occupazioni da procurarsi. Ma tu, come al solito, hai seguito la tua unica, vera passione.)
-Ecco, è andata così. E devo dire che è stato un bel gioco!
(Complicarsi l’esistenza: proprio una passione qualunque.)
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czap & (mariella tafuto)
Gioco di scrittura a 4 mani, con la lettera Q e con limitazione di battute, pubblicato su “Apostrofo”, 2005