Testamento

Il porto

Quando morirò spargi le mie ceneri

Là dove tutte le navi approdano
Là dove tutte ripartono

Spargi le mie ceneri là

Dove i gabbiani si tuffano a ghermire
Brani di sarde galleggianti
Tra buste di plastica e croste di pane

Quando morirò non resterò con te
Tra quelli che verranno al funerale

Sarò il mazzone preso all’amo che guizza
Nell’aria fumosa del mattino

Sarò quello che ha trovato scampo
Schivando per caso la sua esca
E attende me senza saperlo

Voglio aspettarti là
Dove le eliche fanno mulinelli

Nell’acqua sporca del porto

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