Ballata della luna di plastica

Ehi, luna…ci sei ancora?

Ti avevo quasi dimenticata
è tanto tempo che non alzo
gli occhi al cielo

Non sono più una ragazzina
non ho più tempo di pensare
ho un’altra casa
un’altra vita
chissà se ti
ricordi ancora

(dici che non mi hai mai persa d’occhio?)

Ancora adesso mi piace poco
il direttore della mia scuola
che non è più quello di allora
è uno diverso
di sinistra
non conosce il libro “Cuore”
per mia fortuna

lui non è da libro cuore
lui non è da libro cuore
lui non è
non
è

(dici che non devo pensarci?)

Faccio concorsi di poesia
e leggo poco i giornali
da quando c’è il Cavaliere
non guardo molto la tele
e non so nulla di violenza
degli omicidi non parlo
degli omicidi non parlo

degli omicidi
non
parlo

E invidio ancora i gabbiani
opportunisti e decisi
e così alteri nel volo
non sarò mai come loro
non sarò mai come loro

non sarò mai
come
loro

Io non so volare lento
e non so scendere in picchiata
forare il mare con il becco
io non so
volare lento

Tu non ricordi, luna
non ricordi…
balbettavo confusa
di conigli e di tane
foderate di morbido pelo

(dici che invece ricordi tutto?)

E non ho tana ancor oggi
che non so dove andare
a scavare
io non so dove andare
io non so dove andare

io non so
dove
andare

Sono una donna confusa
ne discutevo una sera
col mio compagno di un tempo

Avrei voluto che mi abbracciasse
ma discutevo di sciocchezze
ero così stanca, così stanca

(dici che non sono cambiata?)

Diventa sempre più difficile
dire “vorrei” avrei voluto
che mi abbracciasse
avrei voluto
avrei

Lui mi ha urlato “PREGO??!”
e mi si sono chiusi gli occhi
avrei voluto che mi abbracciasse
ma gli ho tirato dritto in faccia
una bottiglia
di acqua
minerale

Era lì sul tavolo
a portata di mano
era proprio lì
era proprio lì
era

(dici che l’acqua minerale costa troppo?
dici che avrei potuto fargli male?)

Era di plastica
non si è fatto niente

…poi un filone di pane

ha la pelle dura
lui
ha la pelle dura
lui
ha la pelle dura
dura

Ha lasciato l’acqua a terra
ma ha raccolto il pane
ne ha staccato un pezzo
e lo ha dato al cane

ne ha staccato un pezzo
ne ha staccato un pezzo
ne ha
staccato
un pezzo

(dici che non avrei dovuto farlo?
…………
era solo una bottiglia di plastica in fondo!
che cazzo ti importa di una stupida bottiglia di acqua minerale?!)

Era soltanto un uomo di plastica
era soltanto un cane di plastica
era soltanto un pane di plastica
era una bottiglia di plastica
in un mondo di plastica…

non c’è stato nessuno
spargimento
di sangue

(Ora che ti guardo bene, sai, luna?

Anche tu, non sei più quella di un tempo…)

——————————————————————————————————-
(2004)
postato da: MariellaT alle ore 20:20, mercoledì 26 dicembre 2006 nel blog di Splinder | link | commenti (1)
categorie: poesia in cerca di musica

Commenti:

#1 27 Dicembre 2006 – 20:26

questa la ricordo benissimo ..la recitai qualche tempo fa in un teatro ed ebbi un applauso scriosciante

mianonnaincarriola
mercoledì, 27 dicembre 2006

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